Il tutto ebbe inizio all’isola di Symi

Il tutto ebbe inizio all’isola di Symi, L’incontro non programmato, ma dal destino organizzato.

Galeotto non fu Lancillotto, ma un mojito squisito.

Entrambe con la passione del mare, ci promettemmo di, insieme, navigare.

Non bastarono le onde, abbiamo ampliato l’orizzonte.

Un rapido fidanzamento e presto la proposta del matrimonio.

Ancora prima, la notizia del prossimo lieto evento, atteso per il solstizio d’estate.

La signora, ancora giovane, ma di età matura, su consiglio del dottore prenota e si sottopone all’amniocentesi….che tutto vada per il meglio lo vogliamo sapere!

Un pomeriggio di gennaio, col futuro nascituro al caldo nella pancia della mamma, arriva una telefonata inaspettata….”è il Burlo di Trieste, buonasera, sarebbe meglio che vi presentaste in ospedale per parlare con la nostra genetista , in merito ai risultati dell’amniocentesi”.

Da quel momento il gelo non era solo fuori, ma entrò dentro noi.

Gli chiedemmo “perché’ ci chiamate, come mai?”

Detto, fatto! La risposta è in un numero a due cifre e tre consonanti che non sono neanche presenti nel nostro alfabeto XXY.

Attoniti ci guardiamo e sprofondiamo in ricerche nei vari siti web.

Cosa sarà mai un 47XXY? …e questa sindrome di Klinefelter ….chi lo conosce questo tipo!

Dopo qualche ora di ricerca, con risultati inaspettati, ormai eravamo quasi rassegnati a rinunciare al lieto evento. Un 47XXY è un Frankenstein dei giorni nostri! Altissimi, gambe ad X, seno….senza peli….grassi, insomma una immagine sconfortante…..poi l’illuminazione.

Dopo un colloquio telefonico con la genetista, chiamammo l’Università di Padova e parlammo con il Professor Ferlin.

Gentilissimo, professionalissimo, ci presentò il Dott. Klinefelter. Ci spiegò cos’era questa sindrome e, non meno importante, con poche parole ci convinse che anche nel web ci sono tante cavolate.

La ciliegina sulla torta, anzi le ciliegine, nel vero senso lato, dovevano arrivare. Ci consigliò, in verità ci ordinò, o quasi, di parlare con coloro che avrebbero messo una pietra sopra, o meglio cancellato ogni nostro timore, dubbio,….insomma quello che ci aveva lasciato senza fiato; Gennaro e Lucio, le ciliegine.

Una lunga chiacchierata telefonica con entrambe.

Mai un cenno, da parte loro, d’insofferenza a quelle domande che gli sono rivolte migliaia di volte, bensì tanta voglia di spiegare, di raccontare, di rassicurare e, soprattutto, di augurarci, per il futuro nascituro, tanto amore.

Partiamo in direzione Trieste, per incontrare la genetista , ma al colloquio arrivammo preparati come due laureandi.

Tutti, nessuno escluso, furono con noi disponibili, gentilissimi, in particolar modo super sensibili.

Il fatidico giorno è arrivato, il 25 giugno è nato il nostro cucciolo, e per tutti e tre, il sogno si è avverato.

Un bimbo fantastico, bello come il sole, che ci riempie le nostre vite….le quali, di spazio ne avevano ancora un pochino, così le abbiamo riempite con un fratellino.

Insomma, per terminare, il nostro cucciolo e tutti quelli come lui che hanno la sindrome di Klinefelter, 47XXY, non sono degli XXY qualunque.

Un mamma dalla Grecia

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